Regia di Roberto Rossellini vedi scheda film
Dopo le due trilogie - denominate 'della guerra fascista' e 'neorealista' - e la co-regia 'Desiderio' con Marcello Pagliero, Roberto Rossellini con 'Amore' si cimenta in un film che si può definire sperimentale: diviso in due episodi, 'La voce umana' il primo e 'Il miracolo' il secondo, i quali differiscono molto soprattutto dal punto di vista della ricerca formale.
Tutto in interni il primo, un dramma da camera dal sapore bergmaniano interpretato unicamente da Anna Magnani, fatto di lunghe riprese in cui l'attrice è prevalentemente ripresa in primo piano a dialogare al telefono con un amato che l'ha lasciata.
Dall'impronta neorealista e dai toni da commedia, con una svolta drammatica nella parte finale, il secondo invece, con riprese tutte in esterni ed il ricorso ad alcuni attori non protagonisti, con la Magnani stavolta nelle vesti di una pastorella un po' sempliciotta, coadiuvata da Federico Fellini che, nella parte del pastore scambiato dalla donna per san Giuseppe, non proferisce una sola parola ma si limita ad espressioni e sguardi beffardi. La sua gravidanza, che lei attribuisce ad un miracolo, susciterà il pubblico scherno da parte dei popolani del borgo in cui abita e alla donna, in una simbolica Via Crucis, non resterà altro da fare che provvedere da sola per una felice riuscita.
Il tema che fa da collante tra le due è quindi l'amore, nel primo episodio declinato nella forma della pura passione/attrazione, mentre nel secondo più in senso religioso/trascendente, con punte di ironia per deviazioni verso un facile superstizionismo.
Nel percorso di ricerca autoriale di Rossellini 'L'amore' rappresenta un pregevole prodotto a se stante, anche grazie allo straordinario One Woman Show di Anna Magnani (9), premiato con il Nastro d'argento per la migliore attrice protagonista.
Voto: 7/8.
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