Regia di Nathan J. Juran vedi scheda film
Un'astronave di ritorno da una missione su Venere, precipita nel mare a largo della Sicilia. Gli unici superstiti sono un ufficiale dell'esercito statunitense e la larva di una creatura venusiana. Mentre il militare e' in convalescenza, la larva finice nelle mani di un medico zoologo. Poco dopo essa muta in una creatura antropomorfa in grado di crescere molto rapidamente. Fuggita una volta al controllo degli umani, e' catturata e portata a Roma, ove diventa oggetto di studio. Liberatasi una seconda volta, e divenuta di dimensioni notevoli, la creatura semina distruzione in citta' prima di essere abbattuta. Valutati con lo spirito dei nostri tempi, alcuni aspetti del film possono risultare sgradevoli. La creatura venusiana e' infatti oggetto dei tormenti inflitti dall'uomo. Per prima cosa e' strappata al suo ambiente; poi diviene un elemento di studio; infine, nonostante la propria indole non violenta - essa scatena la sua forza per difesa, preferendo la fuga all'attacco - braccata ed uccisa da un nemico numericamente maggiore. Nessun segno di pentimento per la sorte dell'alieno e' espressa dai personaggi, responsabili della vicenda; la morale finale, anzi, cita morte e distruzione quali ostacoli inevitabili del progredire umano. Eravamo negli anni '50, ed evidentemente regnavano una fiducia quasi cieca nella tecnologia, e la convinzione della supremazia dell'uomo sulla natura; in particolare, dell'uomo americano. L'inconsueta e piacevole ambientazione italiana, mostra una popolazione rurale ancora quasi primitiva, con un villaggio di pescatori in cui il tempo sembra essersi fermato; politici locali ignoranti e privi di carattere, una Roma difesa solo da stranieri. Dall'altro lato, ci sono gli americani. Progrediti, organizzati, animati da interesse per la scienza ed il progresso, eppure pronti a prendere a cannonate il Colosseo, pur di eliminare un mostro da loro stessi posto in circolazione. Oltre questi aspetti, c'e' poco. Effetti speciali che mostrano la loro notevole eta', un buon montaggio, colonna sonora che crea tensione. D'effetto notevole alcune scene, in particolare l'astronave (un gigantesco missile) semiaffondata nel mare, la lotta tra l'alieno e un elefante, la distruzione delle vestigia di Roma Antica. Recitazione senza infamia e senza lode. Classica fantascienza anni '50, in questo caso invecchiata male.
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