Regia di Tobe Hooper vedi scheda film
L'episodio più brutto e fastidioso (a causa di una regia da videoclip) dell'intero ciclo dei Masters of horror...
Ambientato in un futuro prossimo (nient'affatto inverosimile) predominato dal cinismo e dal cinico M.C (Robert Englund), spregevole (ma non meno dei suoi simili e del suo pubblico) individuo, reduce -come pochi altri- da una pioggia chimica. Costui attira giovani sbandati nel suo locale da ballo, offrendo lo spettacolo di cadaveri danzanti, riportati alla vita (motoria) grazia alla droga sintetica (realizzata a fini di guerra) L.U.P.
Ispirato ad un racconto di Richard Matheson, Hooper mal dirige e mal realizza un film dalle forti potenzialità (qui disperse del tutto) reso fastidiosissimo a causa di un mediocre (e insopportabile) frenetico montaggio. Alla brutta performance "alimentare" di Englund (che del film non gliene può fregare di meno e ben si nota) si aggiunge un costante effetto di sdoppiamento delle immagini, con sfocatura a sovrimpressione: tutto ciò contribuisce a rendere gli oltre 50 minuti di visione una vera e propria tortura.
Il regista di un classico (Non aprite quella porta, 1974) ha dimenticato -con il passare degli anni- come si gira un film. E La danza dei morti resta non solo il più brutto segmento della prima stagione, ma anche di quella seguente!
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