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Blade Runner. The Final Cut

Regia di Ridley Scott vedi scheda film

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GARIBALDI1975

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La recensione su Blade Runner. The Final Cut

di GARIBALDI1975
9 stelle

scena

Blade Runner. The Final Cut (1982/2007): scena

 

" ... E tutti quei momenti andranno perduti nel tempo come lacrime nella pioggia. È tempo di morire". Fenomenale! La versione 'The Final Cut' (2007) di Blade Runner è certamente l'ultima ed anche la migliore tra tutte, include tutte quelle porzioni di film -a mio parere- irragionevolmente escluse dal titolo pubblicato nel 1982 e che invece rendono molto più chiara e comprensibile la trama; anche se rallentano in qualche modo il ritmo, ne chiariscono il messaggio. Blade Runner di Ridley Scott  è generalmente considerato come uno dei più grandi film di fantascienza di tutti i tempi. Condivido l'opinione della maggioranza.

 

 

 

E' ambientato a Los Angeles, anno 2019, i replicanti umanoidi sono stati messi fuori legge sulla Terra. Le macchine robot sono state progettate come schiavi per svolgere lavori umili sulle colonie extraterrestri, ma a seguito di una rivolta dei cyborg, una sorta di polizia speciale denominati i Blade Runners sono stati assunti per rintracciare e mandare in pensione (o meglio sterminare) tutti i replicanti che risiedono il pianeta Terra. Rick Deckard (Harrison Ford) è un ex Blade Runner che è convinto di tornare al lavoro per rintracciare alcuni cyborg (modello Nexus), precisamente sei replicanti che sono tornati sulla Terra illegalmente con l'intento di estendere di quattro anni la durata della loro vita biologica.

 

 

 

Blade Runner è un film progettato in maniera impeccabile che crea una versione distopica quasi aliena di Los Angeles. Il look della metropoli e il design è diventato iconico, immediatamente identificabile e ha influenzato molti film di alto profilo fantascientifico, spettacoli televisivi e, soprattutto, videogames per decenni. La Los Angeles di Blade Runner è sempre buia e umida, opprimente. La natura autoritaria del mondo presentata dal regista non è sempre evidente, ma piuttosto si insinua lentamente lungo la trama. Insomma un futuro più tecnologico, ma meno libero. La polizia sembra svolgere un ruolo chiave nella società e si ha sempre l'impressione di essere costretti a convivere con la minaccia terroristica dei replicanti, oppure anche di essere scambiati per uno di loro. Blade Runner contiene anche degli aspetti al limite del profetico, infatti ipotizzava (nel lontano 1982) un futuro di successo predominato dal mondo culturale ed economico cinese. Paradossalmente il film nella scenografia strizza anche l'occhio al passato, ornando le scelte di un vintage 1950, completo di luci al neon e di auto dalla carrozzeria anni '50.

Più che un film di fantascienza, io lo definirei un bel noir.

 

 

 

La base per la trama è interessante, superficialmente potrebbe essere letto come una police's story alla caccia dei cyborg, ma è invece molto più profondo. Ci sono molte tematiche nel film, che hanno dato seguito ad altrettante teorie, sul capitalismo, lo schiavismo della nuova società, il consumismo e la moda. Ma io ritengo che il messaggio predominante riguardi la PAURA DELLA MORTE, tutto raffigurato nel disperato tentativo e dal forte desiderio dei cyborg di prolungare la propria vita con ogni mezzo necessario. Un altro tema simile è quello della DECADENZA. Non solo sono i replicanti che decadono di fronte ai nostri occhi, ma così è la Terra stessa. Ci sono pubblicità per le colonie extraterrestri nelle quali sembra che la vita sia migliore; c'è l'impressione che la Terra non sia il luogo migliore per vivere, poiché il vecchio pianeta sfruttato per le risorse sia oramai decaduto e quasi morto. Il concetto sembra un'idea parallela alla migrazione di massa dalla vecchia Europa al 'Nuovo Mondo' nel tardo 19° secolo e all'inizio del 20° , per la ricerca di un futuro migliore. Un altro tema evidente è la RELIGIONE e la riunione dei cyborg al dio creatore, ovvero il personaggio del dottor Eldon Tyrell, che ha creato i replicanti ed è per tutti loro un vero e proprio dio-padre.

 

 

 

Ho apprezzato la colonna sonora dei Vangelis, che si adatta alle immagini perfettamente. Il film sembra avere nella parte iniziale poco ritmo, ma in realtà è un crescendo verso l'epico finale. Le luci lampeggianti che attraversano l'inquadratura, anche nei set esterni, sembrano dare un'immagine stroboscopica. La versione 'The Final Cut' (2007) di Blade Runner, che è una delle sette prodotte, è quella che rende meglio l'efficace immagine del film e rende la trama più comprensibile.

 

 

 

Per la profondità del film è suggeribile anche una seconda o terza visione. Esso contiene alcune idee interessanti all'interno di un mondo ambiziosamente progettato e unico. E 'un buon film, sopratutto dal punto di vista dell'immagine e dell'originalità, almeno per i suoi tempi, ... ovviamente trattasi di un CULT, al quale molti, solo successivamente, si sono ispirati.

 

Che dire della sceneggiatura, come avviene spesso con Ridley Scott, le immagini predominano rispetto al verbo, ma Blade Runner presenta alcune frasi che rimarranno superbamente impresse nel tempio del cinema; il cyborg Roy, rivolto a Deckard: "Io ne ho viste cose che voi umani non potreste immaginarvi. Navi da combattimento in fiamme al largo dei bastioni di Orione... e ho visto i raggi B balenare nel buio vicino alle porte di Tannhäuser. E tutti quei momenti andranno perduti nel tempo come lacrime nella pioggia. È tempo di morire".

 

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