Regia di Federico Moccia vedi scheda film
Non ho mai letto un libro di Moccia e non intendo rimediare perché ho il terrore che se scrive come dirige, finisco per sopportarlo meno di quanto già non lo sopporto. L’unica stella associata, a questa pellicola, è per Raoul Bova che, anche se recita come un manichino con la voce, è sempre un gran belvedere e poi c’è sempre di peggio, ahimè. La storia è quella che (non) è, con tutta la banalità possibile e l’assurdità da latte alle ginocchia, il romanticismo da colesterolo e tutta la dose, corposa, d’invidia che si può provare per una stupida ragazzina che ha una botta di… fortuna incredibile. L’ho visto solo perché me lo sono ritrovata tra una raccolta di dvd che mi è stata ceduta ma non solo non è il mio genere ma non mi ha nemmeno stupito in un minimo modo da farmi ricredere.
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