Regia di Gabriele Salvatores vedi scheda film
Se con il vaquo VIA MONTENAPOLEONE i Vanzina ci mostravano la Milano da bere dei rampanti anni 80', il partenopeo ma milanese d'adozione Gabriele Salvatores, ci porta nella Milano proletaria fatta di "perdenti" che aspirano alla carriera di comici da cabaret. Forte di un attore come Paolo Rossi, all'epoca credo già affermato a livello teatrale e cabarettistico, Salvatores si circonda di nomi sconosciuti ma destinati, chi più chi meno, ad affermarsi nel mondo dello spettacolo. Non so quali fossero le intenzioni di regia e sceneggiatura con questa commedia agro-dolce, se un atto di accusa verso quella fabbrica di sogni che e' la televisione (il programma Drive-in viene più volte menzionato) capace di illudere persone ingenue e sognatrici, oppure un omaggio a quel sottobosco degli attori di cabaret. Fatto sta' che KAMIKAZEN-ULTIMA NOTTE A MILANO, seconda fatica dietro la macchina da presa di Salvatores, e' una pellicola corale, anche se costruita prevalentemente sulla comicità di Paolo Rossi, senza un vero e proprio filo conduttore, disordinata, con dialoghi insipidi e momenti imbarazzanti. Per tutta la sua durata, non mi e' capitato una volta, e dico una, di sorridere. La comicità surreale e un po' stralunata di Paolo Rossi potrà funzionare in teatro e in TV, ma non mi sembra che al cinema porti buoni frutti. Quanto al resto del cast, attori come Claudio Bisio, Silvio Orlando, Antonio Catania, Bebo Storti, danno il loro peggio proprio quando sostanzialmente interpretano loro stessi nello squallido locale notturno dove si esibiscono. A concludere il semi-disastro finale, la presenza di Mara Venier.
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