Regia di Paolo Genovese, Luca Miniero vedi scheda film
Aria fritta, raffiche di giovanilismo, blandi stereotipi rimasticati e rivomitati a forza, il tutto condito da una serie di battutelle scialbe e da un'ingenuità razzista di fondo che fa comunque rabbrividire: Questa notte è ancora nostra rappresenta fedelmente l'orribile stato della commedia in Italia nel 2008 in cui esce; Miniero e Genovese, che lavorano in coppia da anni e che qui terminano la loro collaborazione, raccontano una storia di (presunta) integrazione e di sogni di gloria postadolescenziali, riuscendo in definitiva ad annoiare molto più che a intrattenere, divertire o emozionare. E dire che in sceneggiatura ci si era messo quasi chiunque, se non ero io eri te: la firmano infatti Miniero e Genovese, Gianfranco Giagni, Massimiliano Bruno, Marco Martani, Yang Li Xiang, Chiara Laudani e Fausto Brizzi; proprio quest'ultimo nel 2006 aveva girato Notte prima degli esami, eponimo della canzone di Venditti da cui viene saccheggiato anche il titolo di questa pellicola; si attende ora con ansia che Tinto Brass produca Cosce tese chiuse come le chiese. Vaporidis è l'interprete ipodotato che conosciamo; qui al suo fianco troviamo alcuni colleghi di latrato attoriale e qualche caratterista di minimo calibro (Maurizio Mattioli, Franco Califano e anche Francesco Pannofino in una particina): i risultati sono quelli prevedibili. Nemmeno le musiche di Daniele Silvestri li risollevano più di tanto; la cosa peggiore dell'intero film è comunque il già citato razzismo latente, ignorante e ignorato, che la storia sottende: basti solo pensare che l'opera si chiude con il matrimonio fra Vaporidis e una ragazza cinese, suggellato dalla didascalia "ed ebbero un figlio un po' bianco e un po' giallo". 2/10.
Un ragazzo che lavora nella ditta di famiglia (pompe funebri) sogna di sfondare come cantante. Un produttore gli consiglia di inserire nella band una 'negra' o per lo meno una cinese; il ragazzo opta per la seconda ipotesi e trova una ragazza, di cui puntualmente si innamora.
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