Regia di Paolo Genovese, Luca Miniero vedi scheda film
Sotto consiglio di un discografico, Massimo, "cassamortaro" e cantante in una rock band, deve rimediare una cinese che canti insieme a lui. Perciò conosce Jing, ragazza cinese di cui pian piano si innamorerà ma che è già promessa in sposa a un suo connazionale. L'unica venatura di luce in questo buio totale è Mattioli che, anche senza una sceneggiatura adeguata che lo sostenga, riesce a far comparire sempre mezzo sorriso; per il resto, il film è da prendere a morsi: trama ridicola, recitazioni da film amatoriale (Vaporidis, in particolare, è uno degli attori più vuoti che io abbia mai visto), scene contraddicenti, comicità insulsa visto che se si pretende di far ridere coi cinesi che cantano le canzoni italiane degli anni '60 si è proprio alla frutta; in più il film vorrebbe anche sdoganare il razzismo che c'è da entrambe le parti, ma chiaramente il finale è quello che è. Fastidiosissimo.
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