Regia di Paolo Genovese, Luca Miniero vedi scheda film
Commedia "leggerina" senza pretese
Massimo lavora nell'impresa di pompe funebri del padre,ma è anche leader di una rock band e sogna di avere successo,nel campo musicale. Il colorito impresario Cicchilitti,alias Califano,suggerisce di prendere nel gruppo,una cinesina dotata di fondoschiena e voce gradevoli, in ugual misura,perché, testuale:"il culo non canta, ma conta",per affiancarli nel brano "Occhi da orientale". Dopo una serie di provini fallimentari, incrociano Jing, una bella ragazza cinese,che però non sembra interessata.Dunque Massimo cercherà di sedurla, allo scopo di ingraziersela,per cooptarla nella band,ma i genitori di Jing, molto tradizionalisti, l'hanno già promessa in sposa a un ricco orientale, al quale devono dei soldi.Inutile dire che tra un equivoco e qualche gaffe , scoppierà il vero amore, con tanto di lieto fine.
Miniero e Genovese sono gli scaltri autori di questa commedia,girata dopo le fortune al botteghino della minisaga"notte prima degli esami"sfruttando il successo commerciale di quelle pellicole, mettendosi sulla loro scia, con un titolo che richiama ancora una volta una canzone di Venditti e utilizzando ancora Vaporidis, come protagonista.L'operazione "furba" riesce solo parzialmente.Divertimento pochino,per palati di bocca buona, solo alcune gag simpatiche, sul tema della diversità tra due mondi e due culture apparentemente inconciliabili, ma che attraverso l'amore troveranno un comune denominatore.
Sostanzialmente superficiale e inconsistente, è un filmetto senza pretese, tutto sommato passabile, privo di volgarità e dal tratto romantico.
Buona la "performance" artistica dei caratteristi,in particolare di Maurizio Mattioli e di Massimiliano Bruno
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