Regia di Marco S. Puccioni vedi scheda film
Varcata la frontiera di ritorno da un viaggio in Marocco, Anna (De Medeiros) e Mara (Liskova) si ritrovano un clandestino nascosto nel bagagliaio. Anna - rampolla di una ricca famiglia di industriali friulani - vorrebbe aiutarlo. Mara, che è la sua compagna e che fa l'operaia nella fabbrica di Anna, teme per l'equilibrio della coppia. Che infatti scoppia secondo programma quando il ragazzo, invaghitosi di Mara, finisce a letto con quest'ultima.
Al suo secondo lungometraggio, Puccioni firma, a sei mani con Monica Rametta e Heidrun Schleef, un ritratto a tutto tondo del nordest industriale, provincialissimo e incapace di gestire gli inconvenienti. Se il contesto è assai ben raccontato, altrettanto non può essere detto di alcuni personaggi (la madre di Anna, materialista e parruccona, o il padre in fin di vita di Mara), tratteggiati con contorni approssimativi. Ma al di là delle sbavature in fase di sceneggiatura e delle discutibili scelte coproduttive (cosa c'entra la De Medeiros che parla in uno stentato italiano con la cadenza dei locali?) il film si fa apprezzare per complessità narrativa e intensità delle tematiche, a partire da quelle dell'omosessualità e della clandestinità.
Premio SNGCI per il miglior attore europeo a Maria De Medeiros e Antonia Liskova all'VIII edizione del festival del cinema europeo di Lecce (2007). Nastro d'argento europeo 2008 ad Antonia Liskova.
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