Regia di Marco S. Puccioni vedi scheda film
Mara e Anna sono una coppia lesbica che sta tornando da una vacanza in Tunisia. Quando arrivano nelle vicinanze della frontiera si accorgono che nel bagagliaio della loro auto si è intrufolato un giovane clandestino e decidono di aiutarlo. Il giovane clandestino, Anis, dice di volersi recare a Milano da uno zio ma dopo qualche giorno si ripresenta a casa delle due donne. Anna, donna desiderosa di maternità, decide di ospitarlo e di chiedere al fratello di impiegarlo nella ditta di famiglia dove lavora anche Mara come operaia. La presenza di Anis porterà a rompere l'eqilibrio della coppia. Come molti film di questo italino di genere pseudo autoriale mette tanta carne al fuoco senza, però, riuscire a tirarne le fila. Infatti il film di Puccioni vuole parlare di amore omosessuale, immigrazione, problemi nei rapporti familiari addirittura, quasi, di lotta di classe e del famoso nord-est ma fa tutto attraverso un melodramma pasticciato, poco credibile e anche piuttosto noioso. Non aiuta nemmeno una regia un po' troppo televisiva,interessata ad esibire i corpi e a cercare l'arte attraverso estenuanti viaggi in motorino di una delle protagonista. Inoltre non riesco a capire la scelta di Maria de Medeiros, che è anche una brava attrice, ma che con il suo accento portoghese risulta davvero poco credibile come imprenditrice del nord-est. Meglio in questo Antonia Liskova che dà in questo film una buona prova da attrice ed è la cosa migliore del film.
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