Regia di Tim Hill vedi scheda film
La compulsiva mania di trasferire sul gande schermo cartoni animati e serie tv degli anni passati, ha preso piede qualche anno fa e poi si è diffusa (e ha fatto danni) a macchia d’olio. Questa pellicola è un esperimento, poco riuscito, della trasposizione del conosciuto cartone che era in voga tra gli anni settanta e gli anni novanta. La mia conoscenza dei soggetti è piuttosto superficiale e ne consegue un giudizio piuttosto negativo visto che, i tre fratelli scoiattoli, risultano essere l’unica cosa divertente, ma piuttosto snervante, dell’intero film. Motivetti musicali che rischiano di far perdere il lume della ragione quanto l’assenza della recitazione umana che aleggia per tutta la durata. Il prodotto è commerciale e di bassa fattura, la fotografia è esagerata dai colori, a tratti addirittura pacchiana. Se anche i cartoni dell’epoca si basavano su melodie sdolcinate gracchiate da voci insopportabili e immagini dai colori sgargianti, sono contenta di essere nata e cresciuta in un’epoca in cui ho avuto la facoltà di scegliere di non vederli.
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