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The Mist

Regia di Frank Darabont vedi scheda film

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La recensione su The Mist

di tafo
7 stelle

King-maker

Ok lo ammetto, sono colpevole per essere arrivato a quarant’anni senza aver letto nulla di Stephen King per una sorta di snobismo, sempre stupido, per le persone troppo famose o troppo esposte artisticamente. Il regista di questo film è il frequentatore più assiduo delle pagine dello scrittore, dopo due film da prigione ,negli anni novanta, il nostro gira un grande horror. In un supermercato della provincia americana ognuno può trovare quello che gli serve dopo che una tempesta notturna ha distrutto case e cose da ricomprare. Dopo la tempesta nessuna quiete, anzi una insolita nebbia annuncia qualcosa di strano poco visibile e minaccioso. La varia umanità che si ritrova rinchiusa nel drugstore sa che non morirà di fame o di sete e che se la ragazza che ti piace lavora come commessa puoi anche pensare di soddisfare altri bisogni primari. Il problema vero sarà vedere come reagirà ognuno di loro quando vedrà quello che lo minaccia , che forma hanno questi esseri invisibili che si fanno desiderare. Il nemico vero di ognuno di noi siamo noi , quando perdiamo la razionalità diventiamo egoisti cinici e ignoranti, cerchiamo untori da purificare e da sacrificare alla volontà divina. Gli scettici e i coraggiosi fanno una brutta fine cosi da dare ragione ai timorati ma in realtà chiunque esce dal negozio rischia la vita non può passare oltre la nebbia e quello che contiene. La trappola reale è quella mentale per tutti quando si trovano di fronte a queste bestie giganti insetti ragni o altro che siano, quando le persone hanno paura e non capiscono si rifugiano nella religione. Il modellamento delle coscienze è opera di una donna colonna sonora vivente del film che ha gioco facile nel fare proseliti e che già a meta dell’opera meritava la sua fine. La fuga di pochi, una sorta di nuovo nucleo familiare rivela un finale sorprendente e amarissimo. Un film che distilla l’entrata in scena dei mostri come i migliori horror devono fare, che arriva ad una soluzione logica ma che lascia lo stesso un senso di terrore e disperazione.  

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