Regia di Frank Darabont vedi scheda film
Curioso staterello il Maine. A Cabot Cove, dove abita la signora in giallo, uccidono una persona al giorno; a Castle Rock, ridente località inventata da Stephen King, si danno appuntamento mostri e affini, una volta persino il diavolo. Non stupisce che barricata in un supermarket si ritrovi varia umanità, dal razionalissimo avvocato di Manhattan alla maniaca pentecostale. Scritto e diretto da Frank Darabont, ispirato a King, The Mist dal punto di vista dei meccanismi horror è un po’ la solita roba. Spaventi a comando, una minaccia più repellente e ridicola che inquietante, una messa in scena di routine poco paragonabile ai classici di Carpenter e Romero. Però la parte centrale nel supermercato, con quella Sarah Palin fanatica che sfrutta la paura crescente per spostare gli equilibri “democratici” della comunità dei sopravvissuti, mettendo in minoranza chi ha ancora un briciolo di buon senso, fa letteralmente accapponare la pelle. Se sia merito del Maestro o del suo regista-esecutore poco importa. Quel che è certo, come al solito, è che persino le opere meno riuscite di King alla fine ti inchiodano.
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