Regia di Sebastian Niemann vedi scheda film
Una premessa. Se da noi l’Uibù del titolo è del tutto sconosciuto, in Germania pare che le sue avventure siano amate come in Italia la pizza. E, infatti, la storia del baro alle carte Baldovino, spettro incapace di atterrire
gli ospiti del suo castello, si presenta come l’adattamento cinematografico dell’audiolibro per bambini più famoso tra i tedeschi. Da un titolo che parla chiaro alla storia, nessun dubbio: ai grandi è vietato entrare, pena una noia quasi assicurata. Tutto è giocato sull’incapacità del fantasmino di fare il suo mestiere, con gag da slapstick comedy (grandi scivoloni e muri in faccia) e personaggi buffi. Ma attenzione, perché l’iconografia è gotica, e sebbene le avventure siano senza malizia, l’immagine - un mix di animazione e di personaggi reali - appare a tratti spaventosa, inquietante. Occhio allora ai più piccini, ai quali peraltro sarebbe negata la possibilità di rintracciare alcune facili citazioni, da Casper a Ghostbuster, e di rinvenire alcuni celebri personaggi, dalla Mummia a Mr. Hyde. Insomma, a occhio e croce: dai sei ai dieci anni. Questo è il principale limite del film, che non rinuncia neppure al suo “prodotto”. I fantasmi leggono Ghost’s Health.
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