Regia di Mike Nichols vedi scheda film
E'vera la storia di questo deputato specialista nel tenere i piedi in numerose staffe(due non bastano) e per raccontarla ci voleva un regista di punta negli anni della contestazione che ,arrivato quasi alla soglia degli 80 anni,vuole continuare a raccontare i lati meno conosciuti(e anche meno nobili) della politica americana.Ma non quella che va sui giornali,quella più nascosta,lontano dai riflettori.E il quadro non è consolante pur dovendo rimproverare a Nichols una certa reticenza nel trattare il tema dei taliban che,in un epoca storicamente non tanto lontana,furono armati di tutto punto dalla CIA in quell'inferno di roccia che è l'Afghanistan per andare contro i soldati sovietici invasori di lungo corso.A differenza del pamphlet teorico Leoni per agnelli,La guerra di Charlie Wilson sceglie il tono farsesco con frequenti puntate nel grottesco.Il dietro le quinte della politica estera americana lascia intravedere parecchia approssimazione,capacità di improvvisare che spesso porta ad errori anche gravi,una diffusa incapacità che serpeggia nei ruoli chiave.E'un film che dovrebbe graffiare,addirittura sfregiare gli eminenti politici americani in realtà si tramuta in qualcosa appena più fastidioso di un semplice solletico.Si dovrebbe ridere verde,si dovrebbe avere il labbro paralizzato in un ghigno dovuto a un mosto di orrore e di schifo e invece pare una rimpatriata tra vecchi amici con un Hanks che ha una panza che rivaleggia con quella di Seymour Hoffmann e la Roberts in versione platinata che distilla vetriolo a destra e a manca.Si ha l'impressione che loro stessi si divertono un mondo a far vedere quanto sono bravi a recitare,che sfoggiano senza modestia tutta la loro tecnica recitativa e noi al di qua dello schermo in realtà ci divertiamo molto meno.Almeno ci istruiamo su che razza di cialtroni ha le chiavi del potere.Anche perchè noi qua nello stivale siamo abbastanza esperti di cialtroni al governo.La guerra di Charlie Wilson si fa con le armi che lui conosce bene:whisky e belle donne.Il film si immerge nella sozzura politica che tutti ignorano,pur cercando di buttarla in macchietta parlando di Afghanistan del passato si capisce subito che parla di Iraq del presente.Bravissimi gli interpreti,talmente bravi che viene il sospetto dell'esercizio di stile.Il film è più importante per quello che dice che per come lo dice....
forse non graffia come dovrebbe
panzuto incline al grottesco
anonima nonostante sia una bella figliola
acida in versione platinata
la sua panza vince di misura su quella di Hanks
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