Regia di Mike Nichols vedi scheda film
Fare satira non è facile, e a uno come Mike Nichols dovrebbe riuscire, acuto "pizzicatore" della classe borghese da quarant'anni in qua, autore di fama e qualità, gli si devono intuizioni sul costume e sulla società americani utili per gli anni a venire: dalla storia romanzata del deputato USA Charlie Wilson, che cercò , finanziando i mujaheddin contro i sovietici nel 1980, di dare un suo significativo apporto alla risoluzione della Guerra Fredda, Nichols trae una divertita presa in giro della cialtroneria intrinseca di alte cariche, segreti giochi politici e militari, e la concezione di velata prepotenza dell'estensione di un sistema considerato perfetto dagli statunitensi. Non tra i film più belli dell'autore de "Il laureato", questo è comunque piacevole e capace di qualche graffio velenosetto, soprattutto nel ritratto da parte di una non più giovanissima ma affinata nelle sfumature Julia Roberts della ricca sostenitrice dell'anticomunismo vedova di un magnate texano, e di un cast comunque ammirevole. Purtroppo la scena finale rasenta un'ambiguità strana, che sciupa non poco l'efficace lavoro svolto in precedenza, con un richiamo forzato all'esaltazione della bandiera e dei valori americani, che poco c'entrano con il resto. Forse il disegno di Nichols è ancora più sottile e quella conclusione va rivista per essere decifrata correttamente, ma messa così è una mezza doccia fredda....
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