Espandi menu
cerca
Il petroliere

Regia di Paul Thomas Anderson vedi scheda film

Recensioni

L'autore

arancia

arancia

Iscritto dal 29 novembre 2002 Vai al suo profilo
  • Seguaci -
  • Post -
  • Recensioni 4
  • Playlist 1
Mandagli un messaggio
Messaggio inviato!
Messaggio inviato!
chiudi

La recensione su Il petroliere

di arancia
8 stelle

Il sangue a cui fa riferimento il titolo indica quello della discendenza e della famiglia, non certo quello rosso che invece scorrerà eccome, quasi quanto i fiotti del petrolio che esce vigoroso dalle vene del deserto nel West americano nei primi decenni del secolo scorso.
Tutto il film è un magnifico tratteggio del personaggio interpretato magistralmente da Daniel Day-Lewis (quest’anno come gia in passato l’oscar sarà senz’altro suo), un Petroliere senza scrupoli che cerca di arricchirsi cercando sempre nuovi giacimenti di oro nero .

Per arrivare ad ottenere quello che vuole, incrementare i propri guadagni, Daniel Plainview è pronto ad utilizzare ogni mezzo, come per esempio servirsi la bella faccina del figlio piccolo per intenerire i potenziali venditori di terre, oppure arrivando persino a convertirsi ad una setta religiosa, dichiarando davanti ad una Chiesa intera di essere un inguaribile peccatore.

La parabola di questo capitalista degli anni d’oro è ben narrata in ambienti che ricordano i migliori film western , non a caso il film è stato girato a Marfa, in Texas, negli stessi luoghi in cui era stato ambientato Il gigante; anche i costumi sono ben confezionati, tanto che in certe scene sembra quasi che Daniel Day-Lewis risulti quasi in posa per rappresentare il più fedelmente possibile il suo emblematico personaggio. Il tutto è composto saldamente sulle spalle dell’interpretazione del protagonista, senza il quale il film perderebbe non poco .

Il soggetto segue principalmente due fili conduttori che lo rendono interessante: quello della solitudine di un uomo che rinnega tutto, famiglia compresa per realizzare il proprio ego straripante in preda a irrefrenabile Volontà di Potenza e che sarà condotto in una inevitabile situazione di alienazione, dove chi lo circonda lo fa solo per secondi fini ed in cui tutti gli affetti vengono a mancare; e quello del dualismo con l’antagonista del Petroliere capitalista, il falso predicatore (interpretato dal giovane e bravo Paul Dano), che anch’egli cerca di affermare la propria individualità nello stesso ambiente dell’Altro, entrando irrimediabilmente in competizione .

Chi avrà la meglio tra i due ? Non voglio rovinarvi il finale del film, ma solo far notare quanto le due figure siano rappresentative di modi non così lontani di vivere in modo nichilista la propria esistenza . Entrambi alla fin fine senza dei valori in cui realmente credere, se non quelli della realizzazione fittizia del proprio ego .

Ti è stata utile questa recensione? Utile per Per te?

Commenta

Avatar utente

Per poter commentare occorre aver fatto login.
Se non sei ancora iscritto Registrati