Regia di Rob Zombie vedi scheda film
Remake inutile - in quanto l’opera di Carpenter non era migliorabile – e girato da un talento come Rob Zombie che di certo è sprecato in simili produzioni. La sceneggiatura (dello stesso Zombie) ha il merito di non ricopiare pari pari il lavoro di Carpenter, sforzandosi di scavare nel passato di Myers e di proporre piuttosto diversamente i fatti. Tuttavia, viene fuori qualcosa di poco bilanciato e alla fine contraddittorio. Infatti, se nell’opera di Carpenter Michael Myers era raffigurato come l’impersonificazione di un male difficile da estirpare, direi quasi diabolico (ecco perché non veniva ucciso dai colpi di pistola o dalle coltellate), in questo prodotto si raffigura una figura umana del tutto incompatibile con i momenti in cui Myers risulta indenne ai colpi di arma da fuoco. Anche l’insensibilità morale di Myers sembra cadere quando ritrova la sorella (l’ira scoppia dopo che questa lo tradisce accoltellandolo), aspetto altrettanto contraddittorio ad esempio con la fuga dal penitenziario (dove uccide una guardia che era stata gentile con lui). Al di là di tali aspetti, l’opera è ben confezionata e ottimamente diretta. Niente male anche la fotografia. Le interpretazioni sono un po’ inferiori rispetto a quelle presenti nel lavoro di Carpenter, in ogni caso sono comunque sufficienti.
Buona la scelta di confermare il sound originale di Carpetenter. Può valere un noleggio, ma niente di più. Voto: 6
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