Regia di Rob Zombie vedi scheda film
Presentato sbrigativamente ed erroneamente come un semplice remake, fatto che avra' fatto incazzare non poco il regista Rob Zombie, "Halloween: the beginning", come dice il piu' corretto (per un volta) titolo italiano, e' in realta' semmai una sorta di prequel: comunque un film nuovo, che si ritaglia un suo spazio preciso, estraneo alla saga a cui aveva dato vita il Cult iniziale di Carpenter. A cui sarebbe ingeneroso confrontarlo, perche' quello fu un film che rappresento' veramente un'epoca. Ma seppur non privo di difetti, vedi tutta la prevedibile parte finale o ancora la mancata riuscita del personaggio dello psichiatra interpretato da Malcolm McDowell, questa moderna rilettura di "Halloween" conferma le doti registiche di Rob Zombie, capace come pochi altri di creare il terrore, di saper maneggiare le musiche, di lasciare (a tratti) il proprio indelebile segno. Vedi la scena in cui, mentre nelle strade si festeggia Halloween, si scorge da una finestra l'immobile figura di Michael, ancora bambino, con la sua immancabile maschera. O quelle successive, 17 anni dopo, che vedono l'oramai gigantesco e sempre piu' inquietante Michael, rinchiuso nell'istituto psichiatrico in totale isolamento, con le sue sole amatissime maschere della morte a fargli compagnia in cella. Ma ora che e' stato fatto qualche altro "soldino" , e' necessario che Rob ritorni a qualcosa di piu' personale. Voto: 7
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