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Halloween. The Beginning

Regia di Rob Zombie vedi scheda film

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La recensione su Halloween. The Beginning

di superficie 213
8 stelle

Rob Zombie oltre ad essere un buon musicista ha dimostrato il suo
talento dietro la macchina da presa nel suo dittico LA CASA DEI 100
CORPILA CASA DEL DIAVOLO,due dei migliori horror degli ultimi anni -
in special modo il bellissimo secondo capitolo - .
Questo remake del capolavoro di Carpenter era una bell'esame per
capire se Zombie e' o non e' un vero talentaccio della settima arte.
Dopo aver visto il film in questione non posso che dire :esame
superato in pieno!
Presentato dallo stesso Carpenter - che ha seguito personalmente la
genesi del film - ,questo remake ha dalla sua una forte
impronta "roots" ed una prima parte completamente "nuova" rispetto
alla versione del capostipite.
Qui infatti il regista decide di dare uno spessore "umano" al
cattivissimo Michael Myers,trasportandolo in un mondo sporco,senza
regole e che non perdona gli errori.
E' subito riconoscibile la firma dell'autore nella descrizione della
famiglia di Myers e nell'ambiente che lo circonda.
La madre - interpretata alla grande dalla moglie di Zombie ,la
bellissima Sheri Moon ,la donna col culo piu' bello del mondo! - e'
una spogliarellista incapace di comunicare il suo amore al figlio,il
patrigno e' il classico bestione reazionario stupido e violento,la
sorella e' una ragazzina vogliosa di sesso che non capisce una mazza.
Insomma la classica famigliola alla Spielberg!
A scuola per il piccolo Michael le cosa non vanno meglio.
I bulli lo pestano e chi dovrebbe educare e' stolto come una capra.
Insomma,Zombie trasforma il mito carpenteriano dell'ombra della strega
in un assassino nato coltivato dalla societa' in cui
vive ,impossibilitato alla comunicazione e rancorso verso chi non l'ha
mai capito o ascoltato.
Dopo una prima parte originale e che segue Myers fino alla sua svolta
completamente malefica - grandiosa la sequenza dell'omicido
dell'infermiera del carcere -,il film vira verso un andamento piu'
classico - anche se il regista si discosta dalla messa in scena di
Carpenter - e segue quasi interamente il classico del'78 riportando la
narrazione su binari gia' collaudati.
Cio' non toglie pero' forza ad un prodotto che per buona meta' resta
unico e che anche nella seconda parte,piu' "normale", non perde una
goccia di ritmo ne' di cattiveria.
Omicidi - belli sanguinosi - girati benissimo,fotografia
ottima,colonna sonora eccellente e tensione che non scende mai sono
gli altri pregi di una pellicola recitata benissimo ,da vedere senza
paraocchi e che dimostra ancora una volta che e' nato un regista di
genere coi controcazzi.
Cosa non da pochi,vista la penuria di nuovi autori.
Finalmente un remake che seppur non all'altezza dell'originale ha un
senso non solo "monetario".

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