Regia di Francis Lawrence vedi scheda film
Dapprima un volto sorridente in televisione: una scienziata annuncia la scoperta di una cura universale contro il cancro, ma qualcosa nella sua voce tradisce una vaga preoccupazione. Poi le immagini colpiscono come uno schiaffo: il sole splende su New York e ad esclusione del cinguettio degli uccellini il silenzio è tombale. La città è trasandata, erosa dal tempo e completamente deserta. In questo non-luogo affascinante quanto infernale Robert Neville, unico uomo rimasto, combatte la sua guerra con l'aiuto del suo cane per la sopravvivenza e una nuova cura, contro la solitudine e la follia, ma soprattutto contro gli infetti, creature assetate di sangue che di umano (o quasi) hanno solo la forma. Lawrence, stimato regista di videoclip, penetra nella psiche di un convincente Will Smith, mettendo a fuoco una crisi che attraverso questa lotta raggiunge gradualmente la sua totalità. La tragedia che Robert non vuole lasciar trasparire si compone a mosaico dinanzi a noi grazie ai flashback che rimandano all'evacuazione della città, improvvisi e terribili come incubi di un'esperienza da dimenticare. Il personaggio di Smith è a tutto tondo: da strenuo difensore di una qualche possibilità di salvezza, a cinico e ateo convinto. E ciò proprio quando si intravede uno spiraglio di luce. Perchè l'uomo è come lui, a tutto tondo: può rovinare o salvare il mondo, da sempre. Sta a lui decidere da che parte stare. Illuminate l'oscurità.
Non ci sono commenti.
Ultimi commenti Segui questa conversazione
Commenta