Regia di Marc Forster vedi scheda film
In questo caso ho letto il romanzo di Khaled Hosseini e poi ho visto il film, quindi posso farne un confronto anche in sede critica : il film è certamente fedele alla trama, di cui conserva quasi tutto, tagliandone comunque diversi risvolti (per esempio tutte le difficoltà legate all'adozione di Sohrab e il tentativo di suicidio di quest'ultimo a Islamabad). La prima parte ambientata a Kabul è la migliore e la più emozionante, con la magica sequenza del torneo di aquiloni assai ben riuscita; il film progredisce bene anche nella parte del trasferimento in America, ma perde un pò di colpi quando il protagonista deve tornare in Afghanistan e si scontra col regime talebano; la fuga di Amir con Sohrab dopo essere stato pestato a sangue da Assef (che pure c'è nel romanzo) risulta ai limiti dell'inverosimile. E comunque, come nel romanzo, il personaggio del cattivo risulta un mostro senza sfumature, caratterizzato a senso unico (nel libro era pure pedofilo), anche se si comprende l'urgenza dello scrittore di denunciare un regime che ha perpetrato il terrore e ha devastato il suo paese come quello dei talebani. Gli attori, poco conosciuti, fanno quel che possono, e in generale se la cavano, con una nota di merito a Homayoun Ershadi nel ruolo di Baba, già visto in alcuni film di Kiarostami. Nel confronto inevitabile col bestseller il film perde qualcosa, ma resta una storia significativa e di un certo impatto anche pedagogico. voto 7
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