Regia di Paul Verhoeven vedi scheda film
Verhoeven costruisce un ritratto di sesso e morte di una veemenza a tratti ossessiva.Chi ama il regista...non lo deve perdere
Lo scultore Eric (Hauer) sciupafemmine impenitente e collezionista di peli pubici ,sposa la giovanissima Olga ( Van de Ven) realizzando il suo sogno di vita libertina e di sesso 24 ore su 24.Ma dovra fare i conti con una suocera piccolo-borghese ,con l'affievolirsi della passione e con la malattia di lei.Il film di Veroheven all'epoca venne candidato all'Oscar olandese e rimane una schietta parabola sul sesso e sulla morte ,raccontata in modo schietto e disarmante,puntellato da scene erotiche molto carnali e spinte (pur non essendo un hard).FIORE DI CARNE era un romanzo di J.Wolkers e il romanzo e' estremamente esplicito.Le scene che si vedono nel film sono anche nel romanzo.Due ragazzi s'incontrano,s'innamorano pazzamente e come tali si comportano.All'inizio e' tutto idilliaco,piacevole,quasi fiabesco,ma poi lentamente tutto degenera,anche se all'inizio si avverte una sottile minaccia di qualcosa che incombe ,una sensazione di disagio,di pericolo mortale.Questa e' un'opera che ti esplode dentro,mi e' entrata in testa in modo (quasi )devastante ...e ci vorra' del tempo prima che ne esca fuori...che si affievolisca.Mi rendo conto che forse non sara' per tutti,ma io mi sento di straconsigliarlo.
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