Regia di Paul Verhoeven vedi scheda film
Fiore di carne è un film dall'erotismo assai esplicito e spinto, ma connotato da una vena funerea, mai veramente gioioso e dove i corpi impegnati negli amplessi possono ben presto corrompersi, imputridire ed essere invasi da vermi ed insetti. La storia dello scultore Eric Vonk si conclude, infatti, con la morte di cancro della bella ed amata moglie Olga, con la conseguenza che lo stesso protagonista diventerà, per una sorta di vendetta verso la vita, un serial killer di donne giovani e disponibili. Il film di Verhoeven è, infatti, tutto narrato in flashback, a partire proprio dagli efferati omicidi commessi dal protagonista.
Fiore di carne, che resta tutt'oggi il film olandese più visto ed amato, propone già alcune delle caratteristiche tipiche del cinema futuro del regista di Amsterdam, a cominciare da una rappresentazione cruda del sesso e da una esplicita messa in scena della violenza. Il suo cinema, qui, è indubbiamente aiutato dalla presenza del biondo e statuario Rutger Hauer, anche lui, come il suo regista, destinato ad emigrare a Hollywood (ma attivo anche nel nostro cinema) con alterne fortune.
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Mmmm Sasso devo dissentire sul giudizio e su alcune osservazioni, secondo me le azioni da serial killer sono irreali e immaginate da Vonk, in pratica il film parte dal mezzo, racconta il passato e si conclude con la morte di Olga.
Amo molto questo film, c'è già tutto lo spirito tagliente e lo stile robusto del grande Verhoeven e Monique Van de Veen è troppo bella per essere vera.
Sulla copia che ho visto io, dopo i primi omicidi di Eric compare la scritta "due anni prima" e comincia la storia di Eric con Olga. Comunque, non è poi così importante: il film non mi ha convinto, anche se riconosco a Verhoeven, almeno in questa fase, notevoli coraggio ed originalità.
Credo allora che i miei ricordi siano lacunosi.
Dovrei rivederlo, ma in pratica Eric è a letto all'inizio del film con la stanza a soqquadro, si immagina serial killer e infatti nelle sue visioni uccide anche Olga, poi c'è il flashback della loro storia fino al punto in cui si interrompe e lui diventa svogliato e si lascia andare come si vede nelle prime scene, da quel punto parte poi quello che segue con lui che incontra di nuovo Olga e scopre che è malata, ripeto potrei sbagliarmi perchè non lo vedo da un po' ma al tempo lo vidi diverse volte e son convinto che le sue uccisioni sono immaginazione, il film comunque ebbe una nomination a miglior film straniero ed è ancora oggi uno dei dieci film più importanti prodotti in Olanda, è molto crudo ma ad esempio la sequenza finale in ospedale è molto coraggiosa e come sempre Verhoeven rappresenta quello che nessuno vuol mostrare, cioà quanto brutta sia la malttia di Olga e quanto forte sia il sentimento di Eric nel lo starle vicino fino alla fine. Non per tutti i gusti comunque.
Appena terminata la visione... Erik Vonk non diventa un serial killer, immagina solamente di uccidere Olga e l'uomo per cui l'ha lasciato.
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