Regia di Antonio Margheriti vedi scheda film
Western goticheggiante per Margheriti ....
Un pistolero , per vendicare la morte di due amici , dà una caccia serrata ai cinque resposabili .... Il romano Antonio Margheriti , usando quello che diventerà il suo pseudonimo ufficiale in oltre trent' anni di onorata carriera trascorsi girando B Movie di tutti i generi , dirige nel 1968 questo Spaghetti Western . Purtroppo la trama è quella di una banale storia di vendetta , al limite insaporita con qualche spunto giallo sull' identità del quinto uomo , ed il ritmo in alcuni momenti latita clamorosamente . Per fortuna però Margheriti , che sapeva anche essere un regista dalla mano originale ed elegante , riesce a fare qualcosa di un po' diverso dalle decine di pellicole girate in quegli anni . Per esempio inserisce alcune scene notevoli , come un incipit sadicamente violento ( anche se fuori quadro ) , un letale colpo di speroni alla gola in soggettiva , dei bastoncini ficcati nelle palpebre per tenere gli occhi sempre aperti ed un lungo finale goticheggiante in una miniera di zolfo sapientemente illuminata e fotografata .
Il cast non è un granchè , ma se il protagonista è il legnoso americano Richard Harrison , la figura del villain interpretato da Claudio Camaso è decisamente particolare . Mi ha ricordato infatti un Joker malato , ambiguamente morboso e sulfureo . Efficaci i volti dei caratteristi per i vari ruoli di contorno ( Paolo Gozlino , Luciano Pigozzi , Lucio De Santis e Goffredo Unger ) e solo decorativa la presenza femminile della bella slovena Spela Rozin . Non male la colonna sonora di Carlo Savina , con il riuscito main theme cantato " Revenge " . Il titolo è curioso prima di tutto perchè Joko è l' unico personaggio che non muore e poi perchè in Francia il nome è diventato Django ed in Germania addirittura Rocco ! Insomma , pur con i suoi difetti , per me vale 6 .
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