Stefano Nardini ha 35 anni e da quattro vive a Roma con l'improbabile sogno di incidere un disco. Ma quando trova la sua ragazza tra le braccia di un altro, decide di tornare nella natia Rimini: scoprirà, tra l'altro, che l'azienda di famiglia sta affondando per colpa dei cattivi investimenti del fratello Alberto, e che la sorella Michela ha abbandonato gli studi per dedicarsi ai delfini di un parco divertimenti...
Note
Il meccanismo narrativo accumula situazioni e stati d’animo, non tutti necessari. Ma Zanasi ha un grande pregio: riesce a non sprecare neanche uno dei caratteri, tutti definiti al meglio dapprima in sede di sceneggiatura e poi dalla recitazione degli attori. Prezioso.
Solito e non solido film all'itaGliana con protagonisti che più che umani sembrano cerebrolesi. Anche le scene in cui lavorano alla fabbrica erano interessanti, peccato ogni volta si perdano. Sono NATI persi. Forse come tanti, presenti inclusi. 6+
Continuare a pensare durante la visione "questo film ha una storia un po' prevedibile" e poi scoprire alla fine di averlo già visto... Forse non valeva neanche la pena rivederlo a parte la scena iniziale e quella finale
Naturale e intimo, un film che parla della crisi dei 30/40 anni (e non solo...) senza chiudersi nel pessimismo ma dando valore importante alle emozioni vere. 7 SERIO
Un grande Mastandrea per un'operina agile come uno stage-diving che riflette con molta intelligenza sul tema della normalità. E alla fine il più squinternato ha molto da insegnare a tutti…
Qualcosa in più del solito "carino" all'italiana e "simpatico" alla Mastandrea. C'è in questo film una sincera volontà di approfondimento e una amarezza di fondo che convince.
Solito film minimalista che ci parla di una famiglia borghese di provincia. Niente di nuovo nella storia. Meritano i personaggi e la colonna sonora di Graziani.
Non male. Leggero ma toccante in alcuni punti. Bravissimi gli interpreti (forse Battiston un po' troppo sopra le righe, anche per il ruolo che interpreta).
Grande film di Zanasi, caratterizzato da una galleria di personaggi mai banali, a loro volta interpretati straordinariamente da un cast affiatatissimo (grande Valerio Mastandrea!). Divertente, malinconico ritratto di provincia. Davvero prezioso.
Il titolo viene da una franca e gentile esortazione che papà Teco Celio fa a suo figlio nel finale. Non ci pensare a noi, tu sai suonare, devi fare quello, non stare più qua. Il figlio torna nella capitale ma si accorge ben presto che il proprio posto nel mondo è altrove. Finisce con un’immagine sospesa, che non descriverò ovviamente, ma che ha proprio la… leggi tutto
Stefano è un chitarrista rock fallito che dopo una delusione amorosa, trova la fidanzata a letto con un altro, decide di andaresene da Roma e ritornare in famiglia a Rimini. Ritornato a casa si ritrova coinvolto in tutte le vicende famigliare che si era lasciato alle spalle. Il fratello che sta mandando in rovina l'azienda di famiglia di ciliege sotto spirito, la sorella solitaria che ha un… leggi tutto
Il tradimento della sua compagna e le acque cattive nelle quali naviga il gruppo punk del quale fa parte convincono il 35enne Stefano Cardini (Mastandrea) a staccare la spina, allontanandosi da Roma per raggiungere la sua famiglia in Romagna. La situazione che trova qui non è delle più edificanti: suo fratello (Battiston) ha rinunciato a una carriera da atleta per darsi alla fabbrichetta di… leggi tutto
Una famiglia, una crisi. Collettiva, simbolica, totalizzante, all'apparenza diversa per ogni componente ma collegata nel gioco perverso delle frustrazioni esistenziali. La cosidetta modernità fra lavoro e ambizioni personali fra l'Io e il mondo, fra le responsabilità e l'evasione. Zanasi con questo start presenta i personaggi tenendo Mastandrea come guida per poi farli convergere…
Storia inesistente, a meno che non si accetti di infilare un episodio dietro l'altro senza capo ne coda. Il male non è che non succeda niente, ma che tutto ciò che viene raccontato venga fatto stancamente, senza passione, senza brio, senza drammi. Sembra scritto da uno sceneggiatore depresso. Senza idee. E soprattutto senza talento. Ciliegina sulla torta: tra fotografia,…
Cinema leggero solo all'apparenza, Non pensarci segna probabilmente il punto più alto della carriera di Valerio Mastandrea. E non tanto per il valore intrinseco dell'interpretazione, comunque impeccabile e sfrondata di inutili orpelli, quanto per la totale adesione dell'attore al personaggio, e viceversa. Chi si ricorda le prime apparizioni di Mastandrea al Costanzo Show, quel misto di…
Da sempre, musica e cinema sono due arti tra loro convergenti e complementari. Sono (o perlomeno dovrebbero essere) tra le prime esperienze formative di ogni ragazzino, almeno così è stato per me. Ora,…
Valerio (Valerio Mastrandea) è un musicista senza molto successo che da Roma decide di ritornare a casa dei genitori dopo il tradimento della compagna. Qui, tuttavia, trova un situazione complicata: il fratello (Giuseppe Battiston) sta mandando in rovina l'azienda del padre mentre la sorella (Anita Caprioli) ha mollato l'università per lavorare coi delfini.
Il film di…
Piu' del Film in se' (poco attraente e con un Soundtrack a tratti discontinuo) il Film in questione mi ha colpito alla fine : mai visti (fino ad ora dei Titoli di coda di quasi 10' !!!) ma almeno la Canzone finale di Ivan Graziani (Agnese dolce Agnese) fa alzare un po' il livello Musicale nella parte sonora ma in quella Visiva/RecitativA e della Trama la Pellicola proprio non funziona e si perde…
Peccato per un po' di attori "cani", perchè il film è carino con alcuni punti veramente indimenticabili e spassosi (tipo il rilevatore di velocità). Un grande Valerio Mastandrea che stacca di netto tutti gli altri. Divertente.
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Commenti (12) vedi tutti
Film piuttosto scialbo che si regge su un cast di bravi professionisti ma poco appassiona. Voto: 2,5 stelle (2023)
commento di robynestaSolito e non solido film all'itaGliana con protagonisti che più che umani sembrano cerebrolesi. Anche le scene in cui lavorano alla fabbrica erano interessanti, peccato ogni volta si perdano. Sono NATI persi. Forse come tanti, presenti inclusi. 6+
commento di BradyContinuare a pensare durante la visione "questo film ha una storia un po' prevedibile" e poi scoprire alla fine di averlo già visto... Forse non valeva neanche la pena rivederlo a parte la scena iniziale e quella finale
commento di Artemisia1593Naturale e intimo, un film che parla della crisi dei 30/40 anni (e non solo...) senza chiudersi nel pessimismo ma dando valore importante alle emozioni vere. 7 SERIO
leggi la recensione completa di luca8266,5 Piacevole e scorrevole commedia all'italiana.
commento di GanaJuzaUn grande Mastandrea per un'operina agile come uno stage-diving che riflette con molta intelligenza sul tema della normalità. E alla fine il più squinternato ha molto da insegnare a tutti…
commento di saturaQualcosa in più del solito "carino" all'italiana e "simpatico" alla Mastandrea. C'è in questo film una sincera volontà di approfondimento e una amarezza di fondo che convince.
commento di fornaroloSolito film minimalista che ci parla di una famiglia borghese di provincia. Niente di nuovo nella storia. Meritano i personaggi e la colonna sonora di Graziani.
commento di sillabaFinalmente un bel film italiano! Fresco nel modo di presentarsi e allo stesso tempo profondo come temi e narrazione. Cast da applausi!
commento di catsandbearsNon male. Leggero ma toccante in alcuni punti. Bravissimi gli interpreti (forse Battiston un po' troppo sopra le righe, anche per il ruolo che interpreta).
commento di EwanSì, molte gag e poco cinema. Però godevolissimo durante e piacevole nel ricordo.
commento di nasodicleopatraGrande film di Zanasi, caratterizzato da una galleria di personaggi mai banali, a loro volta interpretati straordinariamente da un cast affiatatissimo (grande Valerio Mastandrea!). Divertente, malinconico ritratto di provincia. Davvero prezioso.
commento di Wong