Regia di Michael Radford vedi scheda film
Londra, anni '60. Nei posti di potere, quelli che contano, ci sono soltanto uomini. Una donna (Moore) è l'unico elemento estraneo di una compagnia che vende diamanti in tutto il mondo con profitti indicibili. La guerra fredda aleggia, la donna ha posizioni troppo radicali sull'incidente ruolo dei russi nella vendita dei diamanti e il suo siluramento è già pronto nei cassetti dei vertici aziendali. Così la donna accetta la proposta di un anziano addetto alle pulizie (Caine) che lavora nello stesso edificio: quella di portar via alla compagnia una piccola quantità di diamanti. Il colpo, perfettamente architettato grazie alle competenze di idraulica dell'uomo, sarà ben più clamoroso del previsto.
Con Un colpo perfetto conferma di essere un regista a cottimo, poco ispirato, visivamente sempre piuttosto piatto (come già si era visto nei precedenti Il postino e Il mercante di Venezia, assurti a una qualche notorietà). Qui il registro è quello da soap televisiva, con attori imbalsamati, luci piatte, azione ai minimi e sceneggiatura didascalica. Cosa ci faccia lì in mezzo un gigante come Michael Caine è un mistero.
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