Regia di Roberto Benigni vedi scheda film
Tra i film comici diretti e interpretati da Benigni, questo mi sembra uno dei migliori: la trama si basa su un pretesto narrativo sfruttatissimo al cinema come quello del sosia, ma le gag sono di livello generalmente buono, il ritmo è scorrevole nonostante la durata impegnativa di due ore e l'interpretazione del comico nel doppio ruolo è spesso da applausi e dimostra la sua perfetta padronanza dei tempi comici (anche se è decisamente migliore nei panni del candido Dante che in quelli del cattivissimo mafioso siciliano). Lo "stecchino" del titolo è un chiarissimo omaggio al personaggio di A qualcuno piace caldo, ed è inutile sottolineare che in questo film non si potrà certo trovare la genialità registica del capolavoro di Billy Wilder; tuttavia, Benigni ha costruito un'opera di puro intrattenimento che si distacca per molti versi dalla sciatteria e dall'approssimazione di molti esemplari del cinema comico di quegli anni, e che riesce ad affrontare in chiave leggera il difficile tema della mafia, senza eccessive facilonerie. Fra le gag più divertenti, quella della banana e quella della moglie del ministro ("e facci vedere il tuo ministero"!, dice Dante sollevandole la gonna). Musiche gradevoli di Evan Lurie, coraggiosa rinuncia al lieto fine e una Nicoletta Braschi che nel ruolo di Maria personalmente mi è piaciuta e che ho trovato perfino più spigliata qui che nel ruolo di Dora in La vita è bella.
voto 7/10
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