Regia di Roberto Benigni vedi scheda film
Dante (Benigni), un impacciato conducente di scuolabus toscano in cerca d'amore, viene sedotto da una donna (Braschi, ben sotto il livello di guardia della recitazione) che intende approfittare della straordinaria somiglianza dell'uomo con Johnny Stecchino, un boss della mafia pentito costretto a vivere rinchiuso nella sua lussuosa residenza palermitana, per fare uccidere il malcapitato e offrire una via di fuga a Johnny.
Giunto al suo terzo film (e mezzo) da regista, Benigni gioca sul sicuro puntando sulla carta del doppio. La commedia degli equivoci è servita con ritmo lento, qualche trovata - come quella del furto della banana - decisamente riuscita e una satira di grana grossa indirizzata a governanti, mafia e Chiesa. Quanto basta per garantirgli una serie di gag incollate tra loro su una trama a sfondo giallo-rosa.
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