La recensione su Be Kind Rewind. Gli acchiappafilm

di bradipo68

8 stelle

L'arte del sogno applicata al cinema.Il nuovo film di Gondry a mio parere prende spunto dal precedente con cui ha diversi punti di contatto.O meglio un punto di contatto da cui origina tutto:il sogno.In questo caso il sogno cinematografico,il sogno che solo il cinema può dare.Inevitabile pensare ai cavalli di stoffa,alle creazioni della propria mente,all'acqua fatta di lamelle d'alluminio quando i due protagonisti si mettono a fare il remake casalingo de Il Re Leone o quando asseriscono(e inseriscono nella loro opera)che una pizza margherita è un ottimo surrogato del sangue attorno al corpo o alla testa di qualcuno.Ma se ne L'arte del sogno non c'era soluzione di continuità tra mondo reale e mondo onirico,richiedendo un surplus di impegno intellettivo allo spettatore,qui è tutto chiaro,semplice,lineare.Fin troppo.La storia è di Mike,commesso del negozio che si trova a gestire la videoteca del vecchio signor Fletcher.Succede però l'irreparabile:il suo amico Jerry in un assurdo tentativo di sabotare una centrale elettrica lo coinvolge(geniale il vestiario dei due per così dire mimetico e la faccia reticolata di Jack Black) e quando arriva al negozio dopo uno strano incidente gli smagnetizza tutte le videocassette del negozio.E quando una signora un po'in là con gli anni chiede loro assolutamente una copia di Ghostbusters loro che fanno?Lo girano di nuovo con i pochi mezzi a loro disposizione.Il film si basa sulla trovata dei due che "maroccano" (nell'originale i film maroccati sono chiamati sweden) i titoli che gli vengono richiesti creando un esercito di fans.le leggi sul copyright però sono in agguato e le devono distruggere,in compenso gireranno un loro film su Fats Waller figura mito del vecchio signor Fletcher in un finale in cui la melassa,troppa forse,si aggiunge alla nostalgia.E'il classico film in cui il citazionismo è la colonna vertebrale della struttura cinematografica ed è veramente esilarante vedere l'ingegno del fai da te,del bricolage cinematografico che diventa arte.Ha ragione la scheda:il doppiaggio appiattisce il lavoro di Jack Black ,questo film è da vedere rigorosamente in originale per godersi letteralmente tutto il lavoro che magistralmente fa il multiforme talento americano accostato anche a sproposito al mai abbastanza compianto John Belushi.La sua performance è una delle ragioni principali per godersi questo film che da uno spunto deliziosamente demenziale diventa genitle omaggio all'arte cinematografica.Non un elogio alla pirateria(infatti comunque le major avranno ragione)ma una favola su come omaggiare meglio film entrati nell'immaginario popolare.Il finale è stato fonte di critiche:effettivamente dalla festosa anrchia che si respira praticamente per tutto il film si passa a un nostalgico rendez vous con un cinema più lineare,un omaggio che vuole commuovere ma che forse suona retorico:un patchwork di Allen(soprattutto Radio days e non solo per Mia Farrow) e di commedia anni 50,una rievocazione teatraleggiante forse dal sapore troppo dolciastro...ma alla fine è solo una piccola macchia in un film notevolissimo sorretto da un idea fulminante trave protante di tutto ,quasi una goliardata tra amici per omaggiare l'arte del sogno di celluloide,Gondry sembra regalarci la sua passione più grande,quella che coltiva nel segreto,nascosto a tutti......