Regia di Richard Lagravenese vedi scheda film
Caro amore ti scrivo...così mi distraggo un po'...La curiosa idea di partenza di questo film(il marito che ha predisposto di mandare lettere alla amata moglie dopo la propria morte a cadenze regolari per aiutarla a superare la vedovanza troppo precoce)è mutuata alla lontana dal film My life con Keaton e la Kidman in cui lui,dopo aver scoperto di essere affetto da un male incurabile appronta una serie di videocassette in cui dona lezioni di vita al figlio ancora nel grembo materno e che non conoscerà mai.Quindi il rischio di affondare in un mare di melassa e prevedibilità era alto.Qui però si cerca di svicolare con un inizio che descrive una crisi coniugale in un microappartamento e poi si passa al funerale al pub basato sul ricordo del defunto e sul whisky Quindi si comincia con le lettere che scandiscono la metabolizzazione del lutto facendole sorprese gradite e spingendola in situazioni già previste da lui.E si ritorna anche nel borghetto irlandese che aveva visto la nascita della storia d'amore...con lei che va a letto con un altro!E non è passato neanche un anno.Il film pur se cerca di recuperare credito con paesaggi irlandesi da cartolina si dimostra la solita commedia sentimentale all'americana in cui tutto va a velocità folle,compreso il dimenticarsi praticamente del defunto,cercare di costruirsi in men che non si dica un altra storia d'amore e finire nelle braccia di un altro.E se qualche notazione di costume può pure aggradare del resto non c'è nulla che risollevi questa pellicola da un aurea mediocrità.Perchè qui si ha l'ambizione di raccontare una stupenda storia d'amore che contenga tutti gli ingredienti per divenire indimenticabile e lancinante allo stesso tempo,in realtà quello che si vede sullo schermo è un compitino fatto in modo anonimo e che invece di strappare lacrime e cuore strappa solo un increspare di labbra tanto innocua e poco epocale è questa storia che viene raccontata.E poi credo che la Swank non sia così adatta a indossare le vesti della vedova inconsolabile che invece si consola molto presto.Accanto a lei un nutrito affollarsi di volti noti in parti secondarie che cercano di donare almeno un po'di colore al film....giusto qualche sorriso....
non l'avevo manco notato in versione mora
fa dimenticare lutti con una facilità
personaggio prestampato
c'era una volta una tigre...ora al massimo è una gatta spelacchiata...
non il massimo dello charme
ormai il tempo è passato anche per lei che non riesce a risollevarsi da ruoli da caratterista
tirando le somme non è che si veda molto
secondo me è poco adatta a indossare le vesti di una vedova inconsolabile in realtà molto consolabile...
regia abbstanza anonima
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