Regia di Steven Spielberg vedi scheda film
Una mezza delusione questo ultimo (?) capitolo delle avventure dell'archeologo più famoso del mondo. La sceneggiatura di David Koepp è passata attraverso numerose riscritture e i risultati si vedono: la trama scorre in maniera piuttosto arzigogolata, gli agganci politici al clima della Guerra fredda non sono troppo riusciti, le incursioni del soprannaturale poco giustificate, soprattutto nel finale. Rispetto alle puntate precedenti, il "MacGuffin" rappresentato da questo teschio di cristallo è piuttosto debole e macchinoso, ma a risollevare le sorti della pellicola ci pensano soprattutto la galleria di personaggi e alcune azzeccate scelte di casting. Indiana Jones è un personaggio che per la sua stessa natura non dovrebbe mai invecchiare, eppure il 65enne Harrison Ford se la cava ancora più che dignitosamente, reggendo il film col suo fascino non del tutto appassito; fra i comprimari una Cate Blanchett malvagia spia sovietica col caschetto alla Valentina che non scade mai nella caricatura, una spiritosa Karen Allen resuscitata dalla prima puntata, un gradevole Shia La Beouf che gioca a fare il ribelle alla James Dean. Queste connotazioni cinefile sono molto più felici rispetto ad un plot macchinoso, con alcune scene di inseguimenti nelle foreste dove Spielberg ricorre con abbondanza alla Computer Grafica. Gli incassi sono stati ancora una volta altissimi e hanno premiato un film più sfilacciato e indeciso rispetto ai "Predatori dell'arca perduta" o all' "Ultima crociata". Ma sarà davvero la fine della saga o prima o poi ci propineranno una quinta puntata con Ford ottantenne?
Voto 6/10
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