Regia di Steven Spielberg vedi scheda film
Bravi, ma basta. Ford a 66 anni fa la sua discreta figura, il personaggio regge e la storia - tutta pulsante avventura, azione, ritmo - funziona, anche grazie ad un discreto utilizzo degli effetti speciali, fortunatamente mai particolarmente invadenti. Queste considerazioni fugano quasi ogni dubbio preventivo sull'operazione di recupero di un personaggio inattivo sulle scene da vent'anni e che fondamentalmente poteva già dirsi arrivato dove era. Invece Lucas e Spielberg alzano il tiro: questa volta proiettano le avventure dell'esploratore-professore fra le catacombe peruviane, costruiscono l'antagonismo necessario a rimpolpare la storia di suspance e motivazioni suppletive sfruttando la questione della guerra fredda Usa-Urss, e concludono in bellezza estraendo dal cilindro perfino - udite udite - gli alieni. Un festoso matrimonio conclusivo viene quindi a posarsi come la ciliegina sulla torta all'intero lavoro. Detto questo, si possono prendere le distanze da una certa tronfia attitudine all'eroismo sfrenato ed alla costruzione prevedibile fino al midollo della trama (insomma dal necessario blockbusterismo del prodotto), si può notare come sia tutto già visto e rivisto e stravisto, si può tentennare di fronte al buonismo ad oltranza che sprizza dal film. Che è comunque un buon film, senza eccellere.
Il professor Jones parte con un suo allievo per il Perù, alla ricerca del Teschio di cristallo custodito nelle antiche ed inesplorate catacombe, oggetto misterioso dai poteri soprannaturali e legato alla mitica città d'oro delle locali leggende. Due le rivelazioni durante la missione: non è da solo, poichè anche i temibili russi sono alla caccia del prezioso reperto, e il ragazzo che è con lui è in realtà suo figlio.
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