Regia di Steven Spielberg vedi scheda film
Indiana Jones, dopo 19 anni d'assenza nei cinema, è tornato. C'è sempre il solito sornione Harrison Ford, con qualche ruga in più e molti capelli bianchi. La vicenda si sposta dal 1936/1938 dei primi tre episodi al 1957, dall'Arca Perduta a..."INCOMTRI RAVVICINATI DEL TERZO TIPO", con pizzichi di Tarzan, "007 LICENZA DI UCCIDERE" e "IL RIBELLE". Divertente, ma manca qualcosa, forse quel qualcosa di fantasioso ed orrorifico che fece del capostipite un cult. Divertente Shia le Beouf come figli di Indy, un pò meno il ritorno di Karen Alòlen, che stavolta non stappa nemmeno lo champagne con un russo comunista. Troppo incasinato il personaggio di Ray Winstone (è un amico, un doppiogiochista, poi di nuovo un amico e un doppiogiochista ecc), mentre Cate Blanchett forse si meritava qualche sequenza oscura in più. Il suo colonnello Irina Splako è più una caricatura di comunista che un vero e proprio pezzo grosso del KGB. John Hurt è impagabile come decifratore di trascrizioni aliene, Ridley Scott'S "ALIEN" docet. Sufficiente, perché manca qualcosa.
1957. Indiana Jones e giovane ribelle alla ricerca di un teschio di cristallo, inseguiti da agenti del KGB e archelogi rivali.
La solita.
Una sceneggiatura un pò più robusta.
Un ottimo picchiatore, le sue scene con Ford sono decisamente ben fatte.
Interessante, ma personaggio troppo "alla ALIEN", maledizione che sio porterà appresso fino alla morte.
Non è più la trinca-coi-nazista del primo film.
Sostituto del defunto Denholm Elliot.
Indy, anche dopo 19 anni, è sempre Indy.
Pericolosa, ma fa più ridere che paura.
Personaggio troppo confuso il suo.
Divertente come ribella alla Brando.
Discreta.
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