Regia di Neri Parenti vedi scheda film
Sempre uguale a se stesso, ripetitivo fino all’inverosimile, anche quest’anno mi è toccato vedere (contro la mia volontà) il classico cinepanettone targato Filamuro. Ormai esplorate l’America, l’Olanda, l’India, l’Egitto, le Dolomiti etc, la furba combriccola di Aurelio De Laurentiis ha mandato la bandaccia natalizia in crociera, luogo neutro, così da non avere la preoccupazione di far vedere dove stanno i protagonisti (l’anno New York era solo nel titolo). Ormai superato il trauma dell’abbandono di Massimo Boldi, i nostri hanno ridotto il numero dei personaggi e delle storie, concentrandosi su solo due filoni: uno è pressoché identico agli anni passati, con De Sica marito fedigrafo che si fa scovare dalla moglie; l’altro è più “originale”, con le scaramucce tra un uomo e una donna che non si tollerano. Esaurita la vena giovanil-mucciniana dei precedenti (eliminati quindi i giovani Ruffini e Mandelli, che davano linfa al pubblico under quindici), la produzione si concentra su un target trasversale, sfruttando la popolarità di De Sica, la mimica insopportabile della Hunziker per i bambini, il pubblico televisivo colto di De Luigi, il meridione di Siani, gli uomini in tempesta ormonale della Yespica, le donne insoddisfatte della Brilli. L’intelligente Aurelio propina ogni anno il suo prodotto, senza chiedersi mai se ci siano esigenze artistiche. Ma in realtà è il pubblico a chiedere questa roba, quel pubblico natalizio che vuole trascorrere un’ora e mezza senza pensiere. Solo il cinefilo, invece, a cui tocca visionare il filmetto, che quindi esprime dei pensieri in merito, si rende conto di quale cosa sta vedendo. Sinceramente ne abbiamo le scatole piene dei Natale della Filmauro, ma, in fondo, è un masochista piacere perverso del quale ogni anno ci cibiamo. Altrimenti come farebbe ad incassare venti milioni e rotti di euro? Per quanto riguarda il film in se, appare un tantino meno sciocco dei precedenti, ugualmente inutile, banale e insostenibile, nonostante tutto. Di De Sica ormai non ci meravigliamo più, e dispiace vederlo sciuparsi così.
Le solite.
Voto: 4.
Ripetitivo e quasi patetico.
Improvvisa pure un involontario coito con la Hunziker. Probabilmente è il più azzeccato.
Bellissima ed insopportabile.
Una delle donne più belle del mondo, stupenda creatura caliente che mozza il fiato di qualunque essere. Che culo, che tette, che donna. Peccato che reciti.
Sprecata.
Intollerante.
Uguale a se stessa fino all’inverosimile.
Non ci sono commenti.
Ultimi commenti Segui questa conversazione
Commenta