Regia di Leonardo Pieraccioni vedi scheda film
Riecco Pieraccioni, nella parte di Pieraccioni, che affronta i problemi sentimentali di un ragazzo cresciuto. Ma stavolta fa di più: ingaggia una reduce del Grande Fratello per trasformarla in grande attrice. Quale idea migliore, quindi, di farle fare un calendario nel suo film?
La "su' moglie" è davvero bellissima, anche perchè al personaggio della Torrisi basta quello, non serve mica spessore psicologico. Nella superficialità e nel provincialismo si esauriscono gli intenti del regista toscano: se l'obiettivo era una sorta di riflessione sociale, non ci siamo proprio (il mondo patinato dei VIP è dipinto in modo grossolano e banale e la scena dei problemi burocratici in Italia spiegati agli indigeni è quanto meno imbarazzante); ma è pur sempre una commedia di Natale, quindi ci si può abbandonare alle frivole gag rigorosamente in toscano di Pieraccioni e alle sconcezze gratuite di Ceccherini.
E' un peccato per il Leonardo nazionale, visto il buon risultato del precedente film e il fatto che di talento, nonostante tutto, ne abbia.
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