Regia di Leonardo Pieraccioni vedi scheda film
"Qui avete i sindacati o fate tutto in nero?", chiede sprezzante Pieraccioni ad un uomo di colore, anticipando il violento scherno razzista di Berlusconi al neoeletto presidente degli Usa Barack Obama. Visti i tempi che corrono, sempre attento ad adeguarsi il prima e meglio possibile per sopravvivere a qualsiasi costo, il comico toscano decide di fare leva sui simboli di questa Italia del nuovo millennio: il calendario, il melodramma, il qualunquismo. Involontariamente, però, nella lezione di economia che il fruttivendolo-Pieraccioni impartisce ai sereni e pacifici abitanti delle Seychelles c'è tanta, tremenda verità: che Pieraccione nostro si sia fatto coraggioso e voglia proporci finalmente uno straccio di denuncia sociale in un suo film? No, assolutamente, non sia mai: tutto si risolve in battutine sulle tasse (che in Italia devi pagare pure da morto, fra le risate umilianti degli indigeni) che ricordano da vicino il coraggioso stile del Bagaglino. Pazienza. Nota nettamente positiva è, piuttosto, l'inserimento nel cast di attori seri come Sperandeo e Papaleo, che insieme a Ceccherini formano il tris d'assi della commedia, aiutando a rivalutare latrati nobili (come quelli di Guccini, che attore in effetti non è) e meno nobili (quelli di una cagna - nel senso di attrice disastrosa, chiaramente - televisiva proiettata sul grande schermo dalla pubblicità nientemeno che di un Grande fratello: la Torrisi). Che dire? Se tu vuoi provarci con una la inviti a cena, ad uscire fuori, la porti al ristorante, al pub, al cinema; Pieraccioni, che invece è un signore, no: lui mette su direttamente un intero film per poterla invitare a prendersi il ruolo di primadonna e palpeggiarla davanti e dietro alla macchina da presa. La cosa non deve avere portato molta fortuna alla Torrisi, poichè dopo questo film non ha mai più (e si capisce) lavorato nel cinema, ma solo in un paio di fiction tv, e peggio ancora perchè Pieraccioni se l'è ritrovato in casa. 4/10.
Un fruttarolo toscano viene avvicinato da un fotografo: vuole che la bella moglie vada a fare un calendario alle Seychelles. Titubante, la ragazza decide per il sì: matrimonio in crisi, ma sarà solo una crisi passeggera.
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