Regia di Jon Turteltaub vedi scheda film
A tre anni dal primo episodio, tornano le avventure dello studioso-avventuriero Ben Gates, che analogamente all'archetipo Indiana Jones ed al "collega" Robert Langdon de "Il codice Da Vinci" uniscono sequenze d'azione, un riferimento storico-archeologico, e un chiarissimo intento di cinema per famiglie, visto che quasi anacronisticamente la serie "National treasure" punta ad essere una versione più spettacolare, e più costosa, dei classici prodotti dalla Disney diretti da Robert Stevenson negli anni Sessanta. Il plot del dittico di Turteltaub-Cage ( e visto che il successo del secondo è stato maggiore del primo, vogliamo che non si trasformi in una trilogia,come minimo?) è così buonista che perfino la serie de "La pantera rosa" era più violenta, qui anche i cattivi hanno le loro buone ragioni, ed al dunque si comportano da uomini d'onore. Con questo,niente di male. Però se i due film tuttavia scorrono, e a qualcuno pur piaceranno, visto che il risultato commerciale è di quelli notevoli, siamo di fronte al trionfo della prevedibilità, e viene da chiedersi perchè se il protagonista si lancia in un'impresa che ha i suoi pericoli per una ragione discretamente pretenziosa, come riscattare il nome di un avolo accusato di far parte del complotto che costò la vita a Lincoln, i suoi amici lo seguono con uno zelo ed un impegno encomiabili ma ancor più assurdi.E poi, quel presidente americano che mette al corrente di segreti di Stato l'eroe per poi mettersi a fare l'autostop di notte, ma a chi è venuto in mente?Ad ogni buon conto, la pecca principale del film, secondo il sottoscritto, è l'aver sprecato perlomeno quattro attori di livello come Ed Harris,Helen Mirren, Jon Voight ed Harvey Keitel( gli ultimi due più avvezzi a prestazioni di pura convenienza) in ruoli di nessuno spessore e di scarsissima credibilità:per il resto, pazienza.
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