Regia di Mike Newell vedi scheda film
Nella mia ignoranza l'ho scelto principalmente perché mi incuriosiva avendone io scimmiottato il titolo in uno dei miei raccontini ("L'amore ai tempi di Matusalemme", negli "Scherzi della "Vecchiaia"); e, sempre nella mia ignoranza, mi aspettavo che fosse ambientato nel Medioevo!
Devo fare due soli appunti formali al film: alle scritte in inglese (ad esempio nelle lettere) che stonano particolarmente in un ambiente in cui si parlava spagnolo (e anche nel film, molto spesso, si sente parlare spagnolo); ed ai truccatori, che hanno invecchiato il protagonista maschile e quello femminile in modo decisamente diseguale nello scorrere della loro lunga vita
Venendo a discorsi seri, il film mi è piaciuto molto. Bella e tenera la storia di amore lunga una vita in attesa e nella speranza della morte del marito di lei. Un amore ossessivo ma bello e pervasivo (che mi ha ricordato molto il mio amore per la povera Sara). Un amore spirituale ed emotivo che per il protagonista non ha niente a che spartire con quello fisico, per cui per lui non è in contrasto coll'aver rapporti sessuali con altre donne (oltre seicento, molte delle quali completamente sconosciute, che elenca con cura in un apposito registro).
E poi nella narrazione una serie di altre trovate divertenti ma mai sguaiate, come ad esempio: le bolle di accompagnamento in rima; la scritta col rossetto sulla pancia di una amante occasionale e che le causerà la morte per mano del marito geloso, l'analisi critica estetica degli organi genitali maschili a confronto di quelli femminili da parte di una vergine; e via elencando.
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