Regia di Mike Newell vedi scheda film
Una tormentata storia d’amore lunga una vita intera, mentre i dispiaceri della vita si succedono con monotona regolarità. Una storia d’amore coltivata nell’intimo del proprio cuore, mentre il corpo - vessato da logiche meno auliche - va in tutt’altra direzione.
Ancora devastato dal cambio, all’ultimo momento, di programmazione televisiva (per effetto diretto della morte dell’illustre scrittore Gabriel García Márquez, dal cui romanzo è tratto il film in commento) mi accosto al racconto della storia d’amore narrata ne L’amore al tempo del colera già con la delusione nel cuore e con grandissimo scetticismo. Ma, se devo essere sincero, alla fine del film, un pochino mi sono ricreduto.
https://www.youtube.com/watch?v=6JfyyHyBG6E
Numerosi, a ben vedere, sono i limiti del film; le (più o meno dozzinali) cadute di stile; i momenti di svenevolezza spinta; di simil-agitazione emotiva; di patetismo posticcio da telenovela latina (d’altronde sempre lì siamo…). Ma penso che la materia da trattare (non l’amore tout court, ma l’amore descritto per mano di Márquez) fosse quanto più ostica possibile da trasporre con autenticità e intensità sul grande schermo. E, nondimeno, il lavoro di sottrazione di J.Bardem esprime, a tratti, in maniera convincente i sentimenti incarnati dai suoi occhi. E la colonna sonora (che vanta anche la gradita collaborazione di Shakira) sa evocare le atmosfere giuste. Anche il direttore della fotografia fa un onesto lavoro (l’ultima inquadratura toglie il fiato). E man mano che, con il trascorrere del tempo, le ragioni che animano il protagonista fanno una piccola breccia anche in me, mi rendo conto che, in fondo, di questo film avevo solo un severo pregiudizio.
Insomma, (parecchio) imperfetto sì, ma non da buttare del tutto.
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