La recensione su Hitman. L'assassino

di tobanis

8 stelle

A mio parere la critica ha preso un abbaglio. Non grosso, ma un abbaglio. Gervasini inoltre prende in giro la camminata non marziale del protagonista, come se chi fa arti marziali debba camminare in un certo modo.... mah.

Hitman è un killer potentissimo e infallibile, e mette in atto un piano pensato in ogni particolare. Spari, esplosioni, un sacco di ammazzati, pure una gnocca, tette & Co.
Come mai allora un film che dovrebbe essere uguale a centinaia mi è piaciuto? Per la gnocca quasi nuda? Ok, ma oltre a ciò?
E invece è girato molto bene, bella la fotografia ma bravo pure il regista – sconosciuto in precedenza (almeno a me), la storia non ha attimi di pausa e non ha particolari impennate nella stupidità (anzi, un paio di situazioni stupidine ci sono, ma avercene, film con solo un paio di scemenze), la colonna sonora (se si può definire così) dà continuamente il giusto ritmo, il protagonista è azzeccatissimo, sia per come è scritta la parte, sia per l’interprete, un sorprendente Timothy Olyphant, lei è proprio una bella topastra (Olga Kurylenko, poi subito bloccata per l’ultimo 007, che non ho visto, ottima scelta, buongustai), i comprimari sono scelti tra gente che sa fare il suo lavoro… insomma una sorpresona. Ti aspetti la stupidata (la critica l’aveva disintegrato, il pubblico era assai tiepido), trovi una cosa molto onesta.