Regia di Jérôme Cornuau vedi scheda film
Principesse traditrici, lestofanti gentiluomini, indomiti poliziotti, spietati dittatori, intrighi internazionali, costumi sfarzosi… Mais parbleu, c’est du feuilleton! E infatti questo Triplice inganno ci riporta alla Belle époque: non quella di Souvestre & Allain, creatori del leggendario Fantômas, bensì quella del telefilm Le brigate del Tigre (trentasei episodi trasmessi anche in Italia tra il 1974 e il 1975), la polizia speciale che nel 1907 venne istituita da Clemenceau, allora Ministro dell’Interno dal polso durissimo pur senza la K nel cognome, e per questo soprannominato, appunto, Tigre. Loro nemico giurato Jules Bonnot, quello della celebre banda, il primo uomo sulla faccia della Terra a fare una rapina in automobile, subito imitato dai gangster americani. Rispetto a loro, però, Bonnot era un anarchico socialista, per questo andava schiacciato con maggiore durezza, così da dare l’esempio. Il film ricostruisce tutto questo con dovizia di particolari e spargimenti di sangue. Purtroppo non si accontenta, e divaga in un complotto che coinvolge la (futura) Triplice intesa (cui fa il verso il demente titolo italiano) scivolando in una seconda parte pittosto noiosetta. Comunque commestibile.
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