Regia di Walter Hill vedi scheda film
In una New Orleans buia e piovosa un uomo dal volto deforme cammina solitario, indifferente agli sguardi di paura e ribrezzo che la gente gli riserva, ad accompagnarlo solo le note malinconiche e distorte suonate da Ry Cooder.
È questo l’incipit che apre Johnny Handsome, noir metropolitano dai ritmi perfetti e probabilmente ultimo grande film di un sempre più rimpianto (almeno da me) Walter Hill.
L’uomo dal volto deforme è John Sedley (Rourke), piccolo delinquente senza nessuna prospettiva, balordo che si muove ai margini della società, emarginato da un mondo che non lo riconosce e che lo teme a causa del suo aspetto, il suo unico amico lo coinvolge in colpo “sicuro” in una gioielleria, che si rivela però un completo fallimento e che lo porta dritto in galera a meditare vendetta contro i due complici traditori.
Un nuovo programma sperimentale di ricostruzione ossea, gestito nell’ospedale del carcere da un idealista medico di colore (Forest Whitaker), fornirà a Johnny l’opportunità di iniziare una nuova vita, con un nuovo volto e una nuova identità, e cancellare così il suo passato criminale.
Johnny il bello è uno strepitoso Mickey Rourke qui in una delle sue interpretazioni più riuscite, tenendo sotto controllo gli eccessi tipici della sua recitazione riesce a dir vita ad un personaggio sofferto e allo stesso tempo dignitoso, coraggiosa la scelta di trasformare uno degli indiscussi sex-symbol degli anni ’80 in un mostro deforme con la parlata incerta ma Rourke giganteggia nella prima parte del film e quando (dopo l’operazione) si riprende il suo volto da bello e dannato, per lo spettatore rimarrà sempre Johnny il freak, malato nell’anima assetata di vendetta.
Lance Henriksen ed Ellen Barkin sono una perfetta rivisitazione del mito di Bonnie e Clyde in versione punk, crudeli come pochi altri villain passati sul grande schermo i loro personaggi sono di quelli che non si dimenticano, ad un cast già di altissimo livello (forse il migliore mai avuto da Hill) si aggiunge il cinico poliziotto interpretato da Morgan Freeman, questa volta impegnato in un ruolo non propriamente positivo.
Ho sempre considerato Walter Hill un grandissimo cineasta, d’altro canto basta guardare la sua filmografia per condividere questa affermazione, uno che dirige due cult indiscussi e immortali come The Warriors e The Driver (e una buona manciata di altri buonissimi film) non si può certo definire uno sprovveduto.
Johnny Handsome si merita un posto di primo piano nella produzione di Hill, un’opera emozionante e profonda che non rinuncia alla sua essenza action godendo di un montaggio adrenalinico che di certo farà felici gli amanti del genere.
Perfetto accompagnamento a questa storia cupa di vendetta e redenzione la struggente colonna sonora blues di Ry Cooder.
Voto: 8
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