Regia di Cèline Sciamma vedi scheda film
Come in Tomboy,anche in questo suo esordio cinematografico Celine Sciamma si interessa ai corpi.
Corpi in graduale mutazione, ancora acerbi come quello di Marie che quasi per contrappasso risulta la più consapevole della propria sessualità, sgraziati come quello di Anne o già lascivamente femminili come quello della bellissima Floriane.
Naissance des pieuvres è giocato tutto sui paradossi che vivono sulla propria pelle le tre protagoniste femminili, adolescenti inquiete alla ricerca della propria essenza soprattutto nella sfera affettiva e sessuale.
La Sciamma è brava nel catturare fotograficamente l'istante in cui queste ragazzine escono definitivamente dai loro giochi di bimba per diventare donne.
E'un film di scoperte inaspettate, di balbettamenti sentimentali, di decisioni improvvise, di prove e controprove per riuscire a stabilire ciò che veramente si vuole.
Non è sempre semplice muoversi nel mondo selvatico dell'adolescenza in cui viene rivelata tutta la natura dell'homo homini lupus.
Gli adolescenti sanno essere molto cattivi,sanno colpire dove fa più male e provocare ferite difficili da rimarginare.
Le tre protagoniste di questo film affrontano la propria crescita (da intendersi in senso lato) in modo diverso,antitetico.
Marie è la più consapevole della propria crescita , la più riconciliata con la propria sessualità ma si lascia trasportare spesso dall'emozione( ormonale) del momento, accettando di fare la lacchè di Floriane solo per starle vicino in quanto infatuata da lei(il classico colpo di fulmine,avvenuto a bordo vasca).
Floriane,a prima vista assai disinibita è la classica ragazza che è ciò che non appare. In realtà per lei l'approccio al sesso è qualcosa più simile a un gioco infantile, non si cura delle conseguenze del suo atteggiamento mutevole e ambiguo.
Probabilmente è quella che conosce meno le potenzialità del proprio corpo,sembra che abbia molti ragazzi a sua disposizione ma in realtà non ne ha nessuno.
Quello che scopre su di sè lo scopre con Marie.
E poi c'è Anne, sgraziata ragazzona che ha un rapporto con Marie che va oltre la semplice amicizia. C'è qualcosa di più profondo ma lei cerca quasi compulsivamente ragazzi per fare sesso forse proprio per testare la propria omosessualità.
Usa il corpo dei maschi per sapere che lei vuole solo Marie.
Naissance des pieuvres narra una storia in divenire che il cui inizio e il cui termine non sono necessariamente i titoli di testa e di coda del film.
Narra di tre spiriti liberi che neanche il nuoto sincronizzato (simbolo di armonia) riesce a far convivere.
Le apparenze ingannano, la metà maschile dell'universo brilla per inutilità in un mondo in cui gli adulti non hanno cittadinanza.
I rapporti tra Marie, Anne e Floriane sono regolati da geometrie variabili e da fili invisibili che forse non si spezzeranno mai.
Naissance des pieuvres più che un percorso di formazione è la presa di coscienza della propria sessualità che prepotentemente si sta affacciando.
E'un film sulla gioia nascosta in un età difficile.
ottima regia
eccellente nella parte di Marie
nella parte della sgraziata Anne.Ottima
sensuale e lolitesca.
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