Regia di Nicholas Ray vedi scheda film
Un film che ha un proprio senso sia in quanto western sia come richiamo ai valori universali che all’inizio degli anni Cinquanta venivano messi in discussione proprio negli USA (ed erano particolarmente sentiti a Hollywood). Nonostante una certa povertà di mezzi, Ray recluta un buon cast (parrà strano, ma c’è anche il Ward Bond convinto sostenitore del senatore McCarthy), che fa muovere attraverso due o tre luoghi principali – la casa da gioco, la miniera, il fiume – con una bella fotografia a colori. Qui anche le donne portano i pantaloni, come dimostrano sia la Vienna di Joan Crawford che la Emma di Mercedes McCambridge. Una bella storia di perdenti che hanno capito in anticipo di non potersi opporre al progredire della Storia: Johnny ha deposto la pistola per la chitarra (e preferirebbe non dover più avere necessità di sparare), mentre Vienna aspetta l’arrivo della ferrovia.
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