Regia di Tamara Jenkins vedi scheda film
proprio non male ma non eccelso questo ritratto familiare. la demenza senile mi pare ritratta piuttosto realisticamente e pure l'approccio alla malattia dei due figli, che non ne hanno mezza di prenderselo in casa. a quanto pare, il genitore non è stato molto presente nella loro vita, e come dice ad un certo punto hoffman alla linney, "stiamo facendo più di quello che lui ha mai fatto per noi". sono gli stramaledetti sensi di colpa instillati da una religione che ci vuole succubi di un dio cattivo e oppressivo, un pò come stalin-lenin che rivoluzionavano per il bene della collettività e poi la collettività siccome era tanta, andava un pò sterminata, così... giusto per sistemare un pò le cose. sensi di colpa instillati poi da un senso di disagio dovuto ad una vita non proprio brillante ma assolutamente nella norma. una media e stabilizzata infelicità, di cui ormai non ci accorgiamo nemmeno più e la chiamiamo, "metereopaticità" o "difficoltà a digerire qualsiasi cosa". naturalmente siccome è un film indipendente alla sundance le cose alla fine si aggiustano. e questo mi ricorda che invece la mia vita non è mai un film, ma va bene così! stratosferico philip bosco nel ruolo del padre e ottimi nella media hoffman e la linney. comunque un film con dei momenti veramente buoni.
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