Regia di Tamara Jenkins vedi scheda film
La parola d'ordine nella famiglia Savage è disfunzionalità.E'una famiglia esplosa con i frammenti sparsi un pò ovunque.E ognuno di questi frammenti non se la passa bene.Figuriamoci se un accadimento straordinario li riunisce.E'normale che non combacino,che vengano fuori tutti gli spigoli,tutti gli attriti.E'questa l'immagine che mi viene in mente quando penso a questo film.La famiglia Savage è un film più di attori che di regia che ha l'aspetto un po'dimesso e stropicciato delle produzioni Sundance,complice anche una fotografia che privilegia le tonalità desaturate.I tre Savage protagonisti,il padre Lenny affetto da demenza senile(un eccellente Philip Bosco),Wendy(una stroardinaria Laura Linney) aspirante scrittrice che vive di sussidi e che ha una storia adulterina con un uomo più vecchio di lei,John(il fuoriclasse Philip Seymour Hoffman) professore universitario con vita sentimentale che sembra bonificata col napalm,praticamente non si conoscono più l'un con l'altro.Hanno la necessità di reimparare a conoscersi.E se con Lenny è impossibile per ragioni di patologia mentale,John e Wendy da veri e propri corpi estranei che hanno in comune solo i genitori,diventano finalmente fratello e sorella.Il film è un piccolo gioiello di equilibrio tra dramma e commedia,la materia narrativa difficile(il rapporto con gli anziani,il rapporto tra un fratello e una sorella che sono praticamente del tutto estranei tra loro) è trattata quasi con leggerezza e disincanto tra un viaggio di spostamento in macchina e una nuova casa di cura,una riflessione sul passato e una speranza per il futuro.Anche quando gli avvenimenti sono luttuosi in fondo al tunnel si vede la luce.Il viaggio nella provincia americana è per prima cosa un viaggio alla scoperta di se stessi,un percorso di crescita comune.A raccontarlo così ci si accorge che di storie come questa è lastricata la storia del cinema indipendente americano ma è un errore non fare attenzione a un piccolo grande film come questo.Forse poche volte il cinema americano è stato così vicino al cinema europeo....
regia asciutta e precisa
ottima prova
un fuoriclasse
ottima anche la sua porva
non male
discreto
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