Regia di James Wan vedi scheda film
La regia è ottima, la fotografia curatissima, gli effetti speciali assai buoni e gli attori più che discreti. Ci sono alcuni momenti genuinamente terrificanti, inaspettate citazioni argentiane e baviane e sequenze da brivido sapientemente costruite. Uno dei rarissimi horror contemporanei che mettono paura per davvero. Ingiustamente sottovalutato.
Uno dei rarissimi horror contemporanei che mettono paura per davvero. E non è certo merito da poco, in un panorama filmico-orrifico desolante e asfittico come quello attuale.
Questo, insieme a The Ring di Verbinski, è forse il migliore e più angosciante horror statunitense degli anni Duemila.
La regia è ottima, la fotografia curatissima, gli effetti speciali assai buoni e gli attori più che discreti. Ci sono alcuni momenti genuinamente terrificanti e sequenze da brivido sapientemente costruite.
A livello (icono)grafico a tratti vi si notano, sorprendentemente, reminiscenze argentiane (Suspiria) nell'uso dei colori e dei suoni, e persino influenze baviane (I tre volti della paura) nella figura della strega sfigurata e ghignante che si sposta lungo le stanze sollevata dal suolo.
Stupisce che un film così valido e appassionante non sia divenuto un cult "de paura" anche qui in Italia, ma che anzi sia rimasto un titolo piuttosto marginale nell'immaginario collettivo dei nostrani aficionados horror.
La caratteristica più rimarchevole e deliziosa di questo piccolo e misconosciuto gioiello è che, al contrario che nel trucido e sanguinario Saw- L'enigmista, qui il regista James Wan punta molto di più (se non quasi tutto) sulle atmosfere, sull'attesa, sulle ombre e le luci improvvise, sui rumori e sull'assenza di essi (l'indizio dell'arrivo del Male è sempre il silenzio - da qui l'emblematico titolo), con esiti alquanto felici ed efficaci. Ciò non toglie che vi siano, più di una volta, agghiaccianti colpi di scena macabri e mozzafiato, e bastardissimi colpi bassi (allo stomaco, per la precisione).
Cosa potrebbe desiderare di più un serio orrorofilo, da un horror che sia degno di tale nome?
Assolutamente da (ri)scoprire!
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