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Lars e una ragazza tutta sua

Regia di Craig Gillespie vedi scheda film

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Scarlett Blu

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La recensione su Lars e una ragazza tutta sua

di Scarlett Blu
8 stelle

Non so dire quanto mi sia piaciuto questo film curioso, un po' surreale eppure molto delicato nel trattare una problematica che è facile scambiare per follia, ma forse è soltanto autodifesa dal mondo e dal dolore - anche fisico - che comporta relazionarsi con gli altri. Difficile etichettare questo film in un genere preciso; della commedia ha ben poco, e non è drammatico nel senso più stretto del termine perchè non è la storia di una tragedia.
Questa è la storia di un 'diverso' (un idiota, direbbe Dostoevskij, ma non c'è alcuna relazione col celebre romanzo, salvo appunto un malessere che si traduce in malattia), un ragazzo, Lars, ipersensibile, trasandato (in una scena indossa un maglione pieno di buchi e lui non se ne cura) chiuso e taciturno, che ha paura del contatto più banale con un' altra persona e non riesce a relazionarsi con gli altri, neppure col fratello Gus che gli vive accanto e la moglie di lui, Karin, che cerca in ogni modo di coinvolgerlo nella loro vita.
Ma un giorno nella sua vita entra Bianca, una ragazza... 'comperata su internet'. Bianca, in realtà, è una bambola a grandezza e peso naturali (una cinquantina di chili... è molto pesante Bianca, dirà Karin in una discussione con Lars, metafora di un fardello di cui un po' tutti, in paese, si fanno carico per il bene di Lars), anatomicamente perfetta, che gli uomini comuni userebbero per altri scopi. Lars si relaziona con Bianca come fosse una ragazza vera, si preoccupa per lei, la porta dalla dottoressa su imbeccata di Gus e di Karin - in realtà si cerca di curare lui - dal parrucchiere, alle feste, e Lars è così convinto che sia la realtà quella che vive, che ne diventa geloso, quasi possessivo. Il film scorre lineare, coinvolge ed emoziona e si capisce che c'è il problema di un lutto da elaborare per diventare adulti - quello dei genitori, della madre in particolare - contatti e relazioni strappate troppo presto che lasciano ustioni sull'anima, quelle che Lars avverte se qualcuno semplicemente lo sfiora.
Non si può non provare tenerezza per un personaggio tanto fragile, delicato e commovente. 
Bellissimo film.

Su Ryan Gosling

Davvero bravissimo nell' impersonare Lars, calato nel profondo del personaggio, nelle insicurezze e nella profonda sensibilità.

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